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A Benevento l’abbraccio a tavola tra il mare e la terra: il pesce azzurro di Flotta Blu fa centro all’Ipsar “Le Streghe”

Le risorse del territorio sannita e quelle legate del mar Mediterraneo: ricchezze di uno scrigno da valorizzare. La masterclass, il convegno, i vincitori della quarta tappa: Angelo Pezzuto e Francesco Giuseppe Santucci.


Il progresso è un destino che nasce da una scia. È un’intuizione, un momento, un incontro. Come l’idea di Flotta Blu di promuovere una manifestazione itinerante negli istituti dell’alberghiero navigando nelle cinque province della Campania e che, al motto de “La nostra pesca è Mediterranea”, crei sul territorio connessioni tra il settore della piccola pesca costiera artigianale, la rete c ommerciale, il turismo, la ristorazione e le attività pedagogiche, promuovendo un piano di gestione che diventi volano per nuove attività economiche, sociali, ambientali: un momento solenne da condividere facendo incontrare tutti gli attori di questo ambiz ioso progetto nelle scuole, coinvolgendo gli allievi, i docenti, le istituzioni e le associazioni del territorio. « Gli alunni oggi erano contenti, glielo si leggeva negli occhi. Sono stati loro a dirmi: la vediamo felice. Ed io ho risposto: sono felice qua ndo vedo voi, felici. Questo evento è come una finestra che si apre per chi sa volare ». Si potrebbe riassumere così, con le parole del dirigente scolastico Antonella Gramazio , il successo e il succo della tappa di “Flotta Blu” all’Ipsar di Benevento, un is tituto che ha mostrato attenzione e preparazione. Terra e mare, la contaminazione A Benevento si sono così incontrate e incrociate la terra e il mare: è stato come un abbraccio, come una fusione, un abbinamento perfettamente riuscito ad esempio tra il pesce azzurro e la patata del Taburno, tra le acciughe e il grano, tra la palamit a e le erbe di campo. Alimenti ed elementi che raccontano della biodiversità, elementi ed alimenti del territorio che è una risorsa da difendere, valorizzare, sostenere, sviluppare. « Dobbiamo restituire ai territori tutto ciò che riceviamo. La biodiversità leg ata al mare non è affatto lontana da quella dell’entroterra. Sono due ricchezze che dobbiamo essere capaci di mettere insieme, di coniugarle in un aspetto che guardi al futuro che sia progresso. Il mare e la terra sono elementi essenziali della nostra vita che ha bisogno di una nuova e diversa socialità. I ragazzi sono gli ambasciatori di questo nuovo modo di vivere la cucina »: questa la ricetta del giornalista gastronomico, conduttore, formatore e volto noto del programma Rai “Linea Verde” Giuseppe Calabre se che, prima nelle cucine dell’istituto e poi nel corso del convegno, ha calamitato con il suo carico di bonomia e simpatia (Peppone è pur sempre Peppone), l’attenzione di tutti. 

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Il menù


E lì in cucina che si è fusa, all’insegn a delle reciprocità che è scrigno di ricchezza, la tradizione marina con quella del territorio sannita. Prima la masterclass sul pesce azzurro tenuta dal professore e chef Michele Giaquinto , accompagnato in cucina dal professore dell’istituto Fausto Grande , poi due brigate di allievi chef si sono divise i compiti, preparando addirittura due menù fusi in un’offerta deliziosa al momento della degustazione, servita di tutto punto nella sala ricevimenti dell’istituto. La pizza con alici di “Fragneto L’Abate” co nosciuta anche come la pizza di “San Martino”: il mare e la terra, e cioè grano, olio, pepe e acciughe. Poi “Erbe spontanee di campo ripassate” e carciofo di Pietralcina. Orzotto con patate di montagna (la patata interrata del Taburno) con provola, colatur montagna (la patata interrata del Taburno) con provola, colatura di alici e peperone crusco. Filetto di a di alici e peperone crusco. Filetto di palamita agli aromi primaverili con crema di patate di montagna al limone e finocchio di mare. E palamita agli aromi primaverili con crema di patate di montagna al limone e finocchio di mare. E poi i dolci: delizia al limone, e il croccantino di San Marco dei Cavoti. Tutti bravissimi, gli allievi poi i dolci: delizia al limone, e il croccantino di San Marco dei Cavoti. Tutti bravissimi, gli allievi chef: Angelo chef: Angelo PPezzutoezzuto (classe V sezione D Enogastronomico) e Francesco Giuseppe (classe V sezione D Enogastronomico) e Francesco Giuseppe SantucciSantucci (classe V sezione B Enogastronomico), entrambi di Pago Veiano hanno preso il voto più alto, (classe V sezione B Enogastronomico), entrambi di Pago Veiano hanno preso il voto più alto, meritandosi così l’accesso alla fase finale della manifestazione che si terrà in tarda primeritandosi così l’accesso alla fase finale della manifestazione che si terrà in tarda primavera mavera nell’incantevole Agerola, nella sede de “Il Principe di Napoli”.nell’incantevole Agerola, nella sede de “Il Principe di Napoli”.

Il racconto della tappa