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Flotta blu approda a Pozzuoli: al Petronio la terza tappa di “La nostra pesca è Mediterranea”

Martedì 28 febbraio una giornata dedicata al pesce azzurro e ai piccoli pelagici: la masterclass, il dibattito e poi la degustazione del menù preparato dagli allievi. Un piano di sviluppo economico e sociale per l’intera filiera


Il valore salutare e nutrizionale del pesce azzurro, inestimabile ricchezza del Mare Nostrum alla base della Dieta Mediterranea: una risorsa da preservare, valorizzare e diffondere sulle nostre tavole affidandone la ricetta agli allievi delle scuole del nostro territorio come un messaggio che guardi al futuro scrutando nel passato. La costruzione di una rete di relazioni tra il mondo della ricerca, della scuola, dell’Uni versità, delle istituzioni, della politica, delle associazioni di categoria e degli operatori economici che realmente e realisticamente promuova un efficace modello di sviluppo, sostegno e valorizzazione della “piccola pesca” campana legata al pesce azzurr o, dunque a tutta la specie dei pelagici, e ai prodotti del trasformato. Una filiera (dall’armatore al consumatore) che in Campania ha un potenziale economico e sociale da sostenere navigando dal mare sino alla tavola, lì dove gli allievi chef campani pres enteranno piatti, ricette, menù. La conoscenza parte dalla scuola: è dalle scuole che doverosamente si snoda il viaggio. Appuntamento all’istituto “Lucio Petronio” di Pozzuoli È questa la rotta di Flotta Blu che al motto de “La nostra pesca è Mediterranea ” continua nella sua lunga navigazione: è già il terzo appuntamento (i primi due a Salerno e poi a Maiori) di un programma che farà poi tappa in altre sette scuole dell’alberghiero presenti nelle cinque province della Campania. La giornata sarà suddivisa i n vari momenti. Prima uno spazio formativo (ore 10): insieme ad alcuni professori dell’istituto, lo chef Michele Giaquinto terrà una masterclass riservata a venti studenti dell’ultimo anno. Quali sono le qualità di pesce azzurro, come cucinarlo, come valor izzare un alimento alla base della Dieta Mediterranea: alla lezione seguirà un momento pratico in cucina, con gli allievi intenti a preparare un menù (completo) tutto a base di pesce azzurro. A mezzogiorno, anticipato da un coffee break, nell’aula magna de ll’istituto spazio a un dibattito moderato dal giornalista gastronomico e conduttore del programma Rai “Linea Verde” Giuseppe Calabrese cui daranno un contributo rappresentanti delle istituzioni, della politica, della scuola, delle associazioni di categoria: tutti insieme per dare tracce e spunti al piano di sviluppo economico e sociale del territorio campano, per una strategia che si proponga il mantenimento dell’identità Mediterranea e delle tradizionali e storiche attività della pesca, che miri a llo sviluppo e al sostegno del piccolo pescato pelagico, evidenziando il rapporto tra valore nutrizionale, salute e Dieta Mediterranea. Al termine, la degustazione del menù preparato dalle dieci coppie di studenti: una giuria decreterà il piatto vincente c he consentirà ai due allievi di accedere alla fase finale della manifestazione (al “Principe di Napoli” ad Agerola, a maggio) che intanto continuerà in queste settimane a viaggiare negli istituti alberghieri delle cinque province della Campania. L’iniziati va, i partner e il network. “Flotta Blu” nasce su iniziativa del Comune di Cetara e della Regione Campania, ha il sostegno dell’Unione Europea, del Masaf (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) e del Feamp (Fondo europeo pe r gli affari marittimi e la pesca). Il Dipartimento di Ecologia dell’Università Parthenope collabora al progetto che dovrà fornire un nuovo piano per il sostegno e lo sviluppo del piccolo pescato pelagico. L’iniziativa ha inoltre il sostegno del Dipartimen to di Medicina dell’Università degli Studi di Salerno, di tre Flag della Regione Campania (“Approdo di Ulisse”, “Pesca Flegrea” e “Porti di Velia”) mentre “Diecimila passi” e “Super Sud” sono media partner. Oltre alla Fondazione Ebris (polo di eccellenza i nternazionale nella ricerca medico scientifica), hanno aderito e firmato il protocollo d’intesa “Principe di Napoli” (prima Università gastronomica e centro di alta formazione e specializzazione universitario che ha come direttore del campus il pluristella to chef Heinz Beck) e “RE.IS.A.IT” che è la rete degli istituti alberghieri dell’Ittico.

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Il menù


Dopo la lezione si è passati alla pratica. I venti allievi delle quinte classi, divisi in dieci coppie, hanno preparato un menù completo. Prima hanno sfornato un delizioso antipasto: polentina cilentana, cotta con bietole, cicorie ed erbette di campo, servita con delle alici al guazzetto con olive, pomodorino giallo e capperi. Poi il primo, il celebrato piatto “Della Centenaria” che lo chef Giaquinto aveva già presentato nel corso dell’Expo a Milano con il Comune di Centola: dei cavatelli tradizionali impastati con grani antichi e acqua bollente («come facevano i nostri avi»), conditi con alici e colatura. E infine il secondo: un semplice ma modernissimo tortino di alici.

Il racconto della tappa