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Il pesce azzurro e l’Irpinia, le biodiversità come ricchezza e sviluppo del territorio: all’istituto Rossi Doria una lezione di sapere e sapori

“La nostra pesca è Mediterranea”: ad Avellino la sesta tappa di Flotta Blu. La masterclass in cucina, la preparazione del menù che ha fuso i frutti del mare con quelli della terra, il dibattito: tra gli interventi anche quelli del sindaco Festa


Curiosità, biodiversità, territorialità: tre parole diventate i principali temi che hanno caratterizzato la feconda giornata trascorsa all’Ipseoa (Istituto professionale statale di enogastronomia e ospitalità alberghiera) “Manlio Rossi Doria” di Avellino, sede della sesta tappa del viaggio di Flotta Blu che al motto di “La nostra pesca è Medit erranea” sta viaggiando negli istituti alberghieri delle cinque province della Campania. Curiosità, biodiversità e territorialità, tre parole apparentemente distanti e che invece si sono sviluppate intrecciandosi, trovando punti in comune, fissando un perc orso di futuro: prima in aula, poi in cucina, infine nel corso del dibattito. Di curiosità ha parlato il giornalista gastronomico e conduttore del programma Rai “Linea Verde” Giuseppe Calabrese che ogni domenica entra come Peppone nelle case degli italiani : è andato direttamente al cuore degli allievi del “Rossi Doria” incontrandoli mentre in cucina era in corso la masterclass sul pesce azzurro. « La curiosità deve essere il vostro motore, la curiosità deve accompagnarvi sempre come fosse il vostro migliore amico: nello studio, nella ricerca della professione, nel contatto che avrete un domani con i vostri clienti, siano i clienti di un ristorante piuttosto che di un albergo. La curiosità e lo studio sono il più grande patrimonio che dovete coltivare: vi dara nno la sicurezza sociale ». L’ambasciatore e tutto lo staff di Flotta Blu sono stati accolti con calore da tutto il personale scolastico. Il dirigente scolastico Maria Teresa Cipriano ha voluto che Giuseppe Calabrese firmasse il libro degli ospiti, inaugura to per l’occasione. E sul libro, Peppone ha lasciato una frase che ha poi ricordato nel corso del dibattito. « Per realizzare un grande sogno servono due requisiti: una grande capacità di sognare e la fede nel sogno ». Curiosità, biodiversità, territorialità : è così che il pesce azzurro è entrato nelle cucine dell’istituto. Nel corso della masterclass tenuta dallo chef Michele Giaquinto in compagnia dei professori del Doria, i venti allievi divisi in coppie hanno così conosciuto le qualità organolettiche del pesce azzurro, hanno imparato come si può preparare un menù che metta insieme i frutti del mare e quelli della terra, della terra d’Irpinia in questo caso. E infine hanno preparato piatti che sapevano di curiosità, biodiversità, territorialità.

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Il menù


Il menù è stato presentato al termine della mattinata, servito in maniera impeccabile ai tavoli e gustato dai presenti che poi hanno decretato la coppia vincitrice della tappa. L’antipasto: tortino di alici con pane aromatizzato ai profumi primaverili, con scarola croccante e colatura d’alici. Il primo: cavatelli tradizionali cilentani alle alici fresche con finocchio selvatico e ricotta salata. Il secondo: palamita al guazzetto con datteri rossi, capperi e finocchietto su polentina concia alle erbe selvatiche. E per finire il dolce, sempre preparato dagli allievi: biancomangiare alla vaniglia e fragola.

Il racconto della tappa